Stuart Cullinan, CTO
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In un contesto in cui le istituzioni finanziarie, così come i fornitori di rating ESG e di sostenibilità, si trovano a far fronte a crescenti pressioni regolamentari e all’esigenza di gestire grandi quantità di dati, l’intelligenza artificiale emerge come un potente facilitatore ma anche come un potenziale rischio.
Dall’aumento dell’efficienza nei processi di rendicontazione alla nascita di nuovi dilemmi etici e di governance, l’IA sta ridefinendo il modo in cui l’ESG e la sostenibilità vengono implementati, monitorati e regolati.
Per investitori sostenibili e società di investimento, l’IA dovrà rappresentare un’area di reale interesse e studio nei prossimi anni.
L’efficienza dell’AI nella rendicontazione ESG e il costo ambientale
L’IA sta diventando uno strumento chiave per aiutare gli operatori finanziari a gestire la crescente complessità della rendicontazione ESG e di sostenibilità. Con normative come la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dell’Unione Europea, che dal 2026 si applicherà a quasi 50.000 imprese, le aziende dovranno raccogliere, validare e rendicontare dati molto più granulari—spesso provenienti da migliaia di fornitori.
Gli strumenti basati su IA possono automatizzare gran parte di questo lavoro, rendendo la compliance più rapida ed economicamente efficiente.
L’IA sta già migliorando la raccolta dei dati ESG e di sostenibilità, permettendo di operare su scala senza sacrificare la qualità. L’automazione consente l’estrazione, la classificazione e la validazione delle informazioni in maniera tempestiva, su asset class e geografie diverse, aiutando i clienti a rimanere allineati a un perimetro normativo in continua espansione.
Tuttavia, questi benefici hanno un costo ambientale. L’addestramento dei modelli di IA e il funzionamento dei data centre richiedono grandi quantità di energia e acqua, il che contribuisce alla crescita delle emissioni e mette sotto pressione le risorse naturali.
I regolatori stanno prestando sempre più attenzione a questo aspetto. La Commissione Europea, ad esempio, sta valutando requisiti specifici affinché le aziende rendicontino l’impronta ambientale del proprio utilizzo dell’IA.
Allineare l’IA all’etica e all’impatto
L’IA apre nuove possibilità per gli investimenti etici e a impatto. Algoritmi avanzati possono monitorare continuamente i portafogli per verificarne l’allineamento alle preferenze ESG, reagire a nuove controversie e adeguare dinamicamente le esposizioni—portando maggiore personalizzazione e reattività alle strategie di investimento sostenibile.
Ma l’IA introduce anche rischi etici. In assenza di una governance adeguata, i modelli possono consolidare bias sistemici, perpetuare esclusioni o generare risultati opachi che minano la fiducia.
L’Artificial Intelligence Act dell’UE, adottato nel 2024, giudica molte applicazioni finanziarie dell’IA—come il credit scoring o la costruzione automatizzata di portafogli—come “ad alto rischio”, imponendo severi requisiti di trasparenza, governance dei dati e supervisione umana.
Parallelamente, la Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito ha identificato il bias algoritmico come una minaccia diretta alla tutela dei consumatori e all’integrità dei mercati.
Costruire fiducia nella finanza guidata dall’IA
La governance è il cuore dell’approccio europeo alla regolamentazione dell’IA. L’AI Act impone che gli strumenti finanziari basati su IA rispettino standard rigorosi in materia di qualità dei dati, trasparenza e gestione del rischio. Questo riguarda anche gli strumenti focalizzati sull’ESG—come piattaforme di rating e analisi basate su IA—che dovranno documentare chiaramente le modalità in cui l’IA viene applicata, verificata e supervisionata.
Inoltre, dal 2026 i fornitori di rating ESG e di sostenibilità nell’UE saranno soggetti al Regolamento sulla Trasparenza e l’Integrità delle Attività di Rating ESG (UE 2024/3005) che introduce obblighi di disclosure sui metodi basati su IA, sulla tracciabilità delle fonti dati e sulla mitigazione dei conflitti di interesse—rafforzando ulteriormente il legame tra integrità tecnologica e credibilità della sostenibilità.
Il Regno Unito è allineato su questi principi. La FCA richiede ora che i consigli di amministrazione abbiano responsabilità diretta per i sistemi di IA, con una chiara comprensione degli output e dei rischi dei modelli. Le società non in grado di spiegare o monitorare il funzionamento dei propri strumenti basati su IA rischiano di non essere conformi alle aspettative regolamentari e di incorrere in sanzioni.
Una doppia trasformazione
L’intersezione tra IA e ESG sta guidando una doppia trasformazione: da un lato, ampliando le possibilità della finanza sostenibile; dall’altro, imponendo maggiore attenzione nell’uso della tecnologia. Per le istituzioni finanziarie il messaggio è chiaro: la governance dell’ESG e quella dell’IA non possono più essere considerate separatamente.
Per avere successo, le imprese devono integrare l’IA nei framework di sostenibilità—non solo per migliorare la rendicontazione e i risultati degli investimenti ESG e di sostenibilità, ma anche per garantire che i mezzi utilizzati siano tanto responsabili quanto i fini perseguiti.omento in cui la finanza internazionale inizia davvero a rispondere alla sfida dell’attuazione.